Salvo casi eccezionali e ormai più che rari, la Finanza Agevolata prevede un principio inderogabile: chi decide di effettuare un investimento deve disporre dell'intero capitale per realizzarlo. In altri termini, la concessione del contributo è subordinata alla concreta e completa esecuzione dell'investimento con risorse proprie (o tramite fonti di finanziamento autonome, bancarie o parentali, regolarmente ottenute).

Ad esempio, qualora il progetto preveda un investimento complessivo pari a €. 100.000, chi vuole realizzarlo deve essere in grado di sostenere integralmente tale importo al momento dell'attuazione. Solo successivamente alla realizzazione dell'investimento e solo dopo aver saldato e documentato tutti i costi effettivamente sostenuti, potrà beneficiare (nei limiti percentuali previsti dal Bando), di un ritorno della somma investita quale, ad esempio, un contributo a fondo perduto pari a €. 65.000, qualora il Bando preveda un'agevolazione pari al 65% dell'investimento.

Pertanto, l'accesso ai contributi non anticipa, né copre in via preventiva i costi dell'iniziativa, ma interviene a consuntivo, a seguito dell'effettiva realizzazione e dimostrazione delle spese sostenute.